Loretta Sebastiani

Loretta Sebastiani
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Il Matrimonio

Abito dello sposo, degli invitati, dei paggetti, delle damigelle ...

La premessa su questo argomento è questa: è necessario un passa parola con un certo
anticipo sulla cerimonia in modo che tutti possano adeguarsi allo stile che gli sposi hanno
scelto. Questo per evitare che si presenti un'invitata con un abito elegante, lungo da
pomeriggio quando si vuole dare un tono rustico al tutto o che un'invitata si presenti con un vestito della stessa tonalità pastello della sposa. Daccordo il riserbo sul vestito da sposa ma alcune preziose informazioni comunque devono passare.
Incominciamo con lui.

Lo sposo

  • - Abbiamo già detto che è obbligato al tight solo quando la sposa sceglie un vestito bianco lungo con tanto di strascico e di velo. In questo caso anche i padri, i fratelli e i testimoni sono obbligati ad indossarlo. Ricordiamo che se la spesa appare ingente e forse anche superflua, esiste comunque la possibilità di affittarlo. É altrettanto chiaro che il tight è associato ad una cerimonia molto formale, legata a doppio filo ad una etichetta integerrima. Ricordiamo le caratteristiche principali del tight: la giacca deve essere nera o grigio scuro a un petto con code, i pantaloni senza risvolto devono essere a righe grigie o nere, la camicia è bianca con collo rigido e punte ripiegate, la cravatta in seta nera annodata a nodo lungo, il gilè è uguale alla giacca, le scarpe sono nere, le calze in seta nera e lunghe, i guanti grigi scamosciati, l'eventuale soprabito nero o blu scurissimo, il cappello a cilindro; un garofano all'occhiello sarà segno di fedeltà. Se lei rinuncia al velo e allo strascico, lui può optare per il mezzo tight cioè la giacca è senza code.
  • - Nella maggior parte dei casi, per fortuna, non si devono seguire dettami così rigidi e lo sposo può scegliere un elegante abito da cerimonia in grigio-ferro, blu o comunque in colori abbastanza scuri. Lo abbinerà a scarpe di vitello nero e opache, a calzini neri lunghi, a una camicia elegante con gemelli e ad una cravatta ben coordinata. A volte gli stilisti propongono anche uno spezzato molto particolare: giacca nera con pantaloni a righe simil-tight, camicia di seta, cravatta grigia. La moda poi impone i suoi modelli che variano nel tempo. Ci sono però sempre dei dettagli da seguire qualsiasi abito si scelga. Non indossare calzini corti, dire no a scarpe alla moda (la scarpa deve essere classica), non scegliere cravatte o gemelli troppo stravaganti... Anche per lo sposo vale lo stesso consiglio che abbiamo dato alle spose: è necessario spendere un capitale per un abito troppo elegante, destinato ad essere appeso ad una gruccia per sempre? o non è meglio optare per un abitoelegante che, una volta eliminato il panciotto se troppo ornato, e indossato con una camicia normale può essere usato anche per altre occasioni eleganti?
  • - Allo sposo ufficiale è consentito indossare l'alta uniforme.
  • - D'estate è consentito allo sposo un vestito bianco elegante.
  • - In ogni caso il divieto assoluto va allo smoking in quanto riservato solo alla sera.

I padri, i fratelli, i testimoni, gli altri invitati

Ribadiamo il concetto che tutta la cerimonia deve essere organizzata in modo che non si cada nel grottesco e soprattutto facendo sì che gli ospiti si sentano a loro agio. Ciò significa che se lo sposo sceglie, sulla base del vestito di lei, un elegante abito da cerimonia, i padri, i fratelli e i testimoni non si possono presentare con un vestito chiaro o senza cravatta, dovranno seguire anche essi alcune norme comuni ed elementari di eleganza. É sempre bene avere nel guardaroba maschile un completo grigio scuro o blu; oltretutto gli uomini, al contrario delle donne, possono permettersi di metterlo più volte. Questo abito andrà indossato con un'elegante camicia possibilmente con gemelli, una cravatta coordinata magari col fazzoletto nel taschino e ovviamente calzini lunghi e scarpe opache nere. Sarebbe bene che tutti gli invitati, amici compresi, si vestissero seguendo gli stessi consigli. Anche i più riottosi alla giacca e alla cravatta dovranno piegarsi ad indossarle in una cerimonia del genere.

Le madri e le altre invitate

Alle mamme è consentito di sfoggiare in questa circostanza abiti molto eleganti anche se l'imperativo è: non strafare! Non possono essere più eleganti della sposa surclassandola completamente, ma questo vale anche per qualsiasi invitata. Ecco quindi una serie di consigli utili per tutti, dalle mamme alle altre invitate. Si agli abiti lunghi da cerimonia se la sposa ha scelto il lungo ma ricordarsi che un abito lungo da cerimonia è molto diverso da un abito da sera e quindi devono essere evitate la scollature eccessive, gli spacchi vertiginosi o le minigonne troppo mini e tutto quanto abbiamo già evidenziato per la sposa stessa. Si ai cappelli ma solo quando si è abituate ad indossarlo altrimenti si rischia di apparire impacciate; è comunque meglio una bella acconciatura impreziosita dal tocco di un parrucchiere abile, rispettando così quella regola dell'etichetta, peraltro molto formale e forse un po' superata, che imporrebbe il cappello solo nelle cerimonie di mattina e solo quando lo indossano le madri della sposa e dello sposo. No al bianco che è riservato alla sposa. No ad una certa tinta pastello se è la stessa scelta dalla sposa. Sì ai tailleur eleganti, agli abiti corti con soprabiti eleganti, ai completi pantalone se impreziositi da qualche tocco particolare. Meglio evitare il nero; una volta era severamente vietato perchè riservato al lutto, oggi è più ammesso in quanto è stata ampiamente superata l'abitudine di vestirsi di nero per un certo periodo dopo la perdita di una persona cara.
Se poi l'argomento abito della sposa è proprio tabù, sarà bene optare per un completo elegante al ginocchio o appena sotto al ginocchio, di un colore in genere non riservato alle spose e che non faccia sfigurare in nessuna circostanza. Stile ed eleganza tranquille che poi sono sempre la scelta migliore per la donna di classe.
E se poi la sposa è troppo "abbottonata" e ha messo un veto assoluto sulle sue scelte, pazienza, non potrà poi lamentarsi di eventuali invitate non "a posto".

Paggetti e damigelle e i piccoli invitati

In genere si vedono neii matrimoni in grande stile, molto formali, e neanche in questo caso sono poi obbligatori. Abbiamo già detto che i paggetti, in genere due, aprono il corteo nuziale. Devono essere vestiti in modo uguale e devono essere più o meno della stessa altezza. Stoffa e suggerimenti per il taglio sono a carico della famiglia della sposa. Parliamo di stoffa e quindi di manifattura sartoriale perchè attualmente è praticamente impossibile trovare confezioni già pronte dedicate ad un evento del genere. Le damigelle, in genere due, seguono invece la sposa al suo ingresso in chiesa perchè il loro compito è quello di reggere il velo o lo strascico e di sistemarli in tutti i momenti della cerimonia. Compito non sempre facile e, sinceramente, con la mentalità attuale, decisamente fuori posto. Se proprio la sposa le desidera o se è volontà espressa di qualcun altro, sarà bene che le damigelle si limitino a seguire la sposa al suo ingresso in chiesa e si siedano poi con il resto degli invitati. Anche le damigelle devono essere vestite completamente dalla famiglia della sposa e possono avere in mano un mazzolino di fiori e manine ovviamente guantate.
E gli altri piccoli invitati? è veramente necessario costringerli in abiti miniaturizzati da cerimonia? è sempre molto triste vedere i maschietti impacchettati in mini abiti da adulto con tanto di giacca, gilet e magari anche cravattino. Oggi esistono molto soluzioni alternative e soprattutto intelligenti, offerte dai negozi di moda dedicati alla loro età e che poi consentono in genere anche un loro uso successivo. Daccordo il grande giorno, tutto deve essere perfetto! ma gli sprechi ormai non piacciono più a nessuno.

Loretta