Loretta Sebastiani

Loretta Sebastiani
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Il Matrimonio

Scene da un matrimonio. Riflettiamo prima di lanciarci nell'organizzazione del nostro matrimonio

Il matrimonio è il giorno più bello della nostra vita. Almeno sulla carta. Del mio ricordo con estrema emozione il rito in chiesa, i momenti felici delle fotografie sul sagrato della chiesa con i parenti e gli amici più cari che avevano partecipato alla messa, le fotografie insieme a mio marito nella casa che ci avrebbe ospitato ... e poi?

... e poi piano, piano i ricordi cominciamo a sfumare.
L'arrivo nel locale che avevamo scelto con tanta cura. L'amara constatazione che gli ospiti non ci avevano aspettato e il buffet di stuzzichini che sognavamo ad occhi aperti durante lo spostamento in macchina era stato già quasi completamente spazzato via. I commenti estasiati di tutti ci hanno confermato che era stato organizzato tutto a puntino, il colpo d'occhio era fantastico e tutto, ma proprio tutto, era buonissimo! Tutto perfetto, tutto meraviglioso, tutti contenti ma ... i festeggiati erano tutti loro o noi? sigh! ... e poi?

... e poi il fotografo che ci sottrae agli avanzi su cui ci eravamo buttati a pesce per l'indispensabile taglio della torta. Ancora foto? uffa!
Ah, ma non era finità lì. C'era ancora il rito delle foto con tutte le famiglie e poi i parenti divisi per grado e poi ...

... e poi finalmente seduti al nostro tavolino, speranzosi di poterci godere finalmente la serata e la cenetta deliziosa veniamo raggiunti ancora una volta dall'implacabile fotografo.
"Non vi va di fare qualche foto sul lungolago? avrete un bellissimo ricordo. Foto romantiche notturne ..."... e poi?

... e poi? I ricordi, mei e di mio marito, da questo momento sono veramente confusi. Il ritorno, trascinando le gambe, al nostro mitico tavolino. Ciò che ricordo di più sono le fitte lancinanti che dalla pianta del piede arrivavano al cervello e il pensiero fisso di poter finalmente arrivare a casa e scendere dai trampoli scelti per la grande occasione. Ehm ... non credo che i pensieri di mio marito fossero molto diversi anche se lui non aveva a che fare con gli strumenti di tortura di noi donne. Ma c'era ancora da sorridere, alzarsi ogni tanto e fare il giro dei parenti ... e poi?

... e poi? in qualche modo la serata è finita. Confesso di non ricordare nemmeno come siamo arrivati a casa.
L'unico ricordo nitido è l'abbraccio del letto e di mio marito e il sonno che ci ha rapiti immediatamente.

Ah, ma non preoccupatevi. Il nostro matrimonio non è stato poi così male. Anzi. La nostra salvezza è stata che noi abbiamo cominciato a festeggiare una settimana prima e finito il giorno dopo ...

Concentrare tutto nella stessa giornata significa inevitabilmente incorrere in una fatica immane, spesso non sentirsi pienamente soddisfatti e non creare un'atmosfera piacevole per tutti gli invitati.

Le pagine che ho scritto sul matrimonio vogliono essere un valido aiuto per seguire le regole della convivenza civile (chiamatele se volete galateo) ma trovare anche la giusta misura nell'organizzazione di un matrimonio. Giusta misura che spesso, ultimamente, si è persa. A tutto svantaggio del momento "indimenticabile"!

Loretta

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