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Loretta Sebastiani

Autore: Loretta Sebastiani

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Note di alimentazione

Fare la spesa in vacanza

Note sull'alimentazione e non solo ...

Sono sempre più numerose le famiglie che scelgono di andare in vacanza prenotando bungalow in villaggi o mono o bilocali in alberghi attrezzati. Da sempre si affittano appartamenti ammobiliati al mare o in montagna per periodi limitati o per tutto l'anno. Ma questo fenomeno della camera singola o doppia con angolo cottura in grosse o medie strutture turistiche è abbastanza nuovo. Le motivazioni che fanno optare per questa scelta sono molteplici. È sicuramente un modo di andare in vacanza più economico rispetto alla pensione completa o all'affitto di un appartamento che in molte località turistiche ha raggiunto dei prezzi proibitivi. Sempre più frequentemente poi adulti, bambini e anziani hanno necessità dietetiche che non possono essere soddisfatte dalle normali cucine degli alberghi. Chi deve tenere sotto controllo il sale o la quantità dei grassi o degli zuccheri o il celiaco lo sa molto bene quanto sia difficile e costoso, se non praticamente impossibile, mangiare fuori casa. Questa diventa poi la scelta elettiva per chi è insofferente agli orari e vede le vacanze come l'unico momento in cui sovvertire tutto il normale tran tran quotidiano.
Ma il problema che si pone per molti aspetti è quello della spesa. È assolutamente sbagliato buttarsi nel market all'interno del villaggio. Questo può andare bene per le spesette dell'ultimo minuto o per qualche dimenticanza; in genere i prezzi sono alti e la scelta limitata. I negozietti nelle strette vicinanze non sono da meno. Spesso se ne approfittano dell'ingenuo turista che non ha idea dell'andamento dei prezzi nel posto. Facciamo un esempio pratico. Al mare uno pensa di poter mangiare pesce fresco e a buon mercato. Non è sempre vero. Al turista viene rifilata spesso la merce di scarto e non più freschissima e si sa che l'acquisto del pesce è delicato: non tutti se ne intendono. Sorte migliore non tocca a chi preferisce la montagna. Bisognerebbe prima di partire informarsi bene sui prodotti tipici del posto per non prendere fregature. Sarà bene allora fare qualche chilometro e spostarsi verso l'interno rispetto alla costa o raggiungere la località non propriamente turistica dove il trattamento è sicuramente diverso. Oppure farsi indicare il grosso supermercato o centro commerciale più vicino dove magari troviamo anche le nostre marche preferite e ben sperimentate senza doversi avventurare così in esperimenti culinari costosi e che spesso si traducono in una grande perdita di tempo. Tanto poi per assaggiare i piatti del posto, se proprio si vuole, ci si può concedere qualche serata al ristorante.
Altro aspetto da non sottovalutare è la scelta di ciò che si deve mettere nel carrello. I surgelati devono essere banditi nella maggior parte dei casi perché questi locali sono attrezzati con piccoli frigoriferi che hanno un vano congelatore molto ridotto in cui si può fare tutt'al più del ghiaccio ma che non serve né a conservare dei gelati né tanto meno altri prodotti perché la temperatura è alta. Da bandire anche i prodotti che vanno in forno; purtroppo in genere questi posti ne sono sprovvisti anche se questa scelta è facilmente comprensibile visti i consumi di elettricità che comporterebbero. Data l'esiguità dello spazio non si può neanche fare tanta scorta di frutta e verdura fresca. Poi siamo in vacanza o no? Ci vogliamo mettere a pulire la verdura e a farla bollire? Dobbiamo fare il ragù o altri piatti a cottura lunga? Poi consideriamo che, se siamo al mare, fa caldo e che l'alimentazione deve essere leggera e se siamo in montagna non ci possiamo permettere comunque menù invernali perché verrebbe compromessa la nostra capacità di affrontare lunghi tragitti. In ogni caso sono da evitare problemi digestivi.
Allora cosa inseriamo nella lista della spesa? Gli ingredienti per fare tante belle, saporite e colorate insalate di pasta o di riso, prosciutto e melone, insalate già lavate, pomodori e altra verdura da consumare cruda e che resistono anche fuori dal frigorifero per qualche giorno, carne o pesce da far andare in padella con cotture molto rapide, carpacci di carne o pesce, uova per delle grosse e gustose frittate, pasta fresca ripiena che si può cuocere rapidamente e che a volte può essere condita anche con olio e parmigiano o burro e parmigiano. Spesso poi nei grossi centri commerciali si può trovare verdura già cotta e pronta al consumo. Qualche volta ci può venire incontro anche la pizzeria con i suoi tranci di pizza da acquistare sul posto e consumare poi. E non dimentichiamoci dell'amica rosticceria col sempre provvidenziale pollo arrosto.
Concludiamo queste riflessioni con una raccomandazione. È pratica comune a molte persone attrezzarsi per questo tipo di vacanza preparando in anticipo alcuni sughi o altri piatti. Sono ad esempio gli irriducibili del ragù che non rinunciano a questo piacere del palato neanche in vacanza. A parte il fatto che non è propriamente un piatto estivo, sconsigliamo vivamente di fare una cosa del genere. Ingenuamente lo preparano, lo congelano e poi lo portano in viaggio nella borsa frigo. Tanto poi, dicono, anche se si sgela lo possiamo consumare nei primi giorni; oppure i fortunati, e sono pochi, che trovano il vano congelatore lo ricongelano addirittura. Vale la pena ricordare che ciascun prodotto scongelato deve essere consumato entro 24 ore e che non può essere mai ricongelato.

ultimo aggiornamento
10-08-2019

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11-1-2016
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