Il lutto: la cerimonia funebre

Regole importanti da sapere, il comportamento, l'abbigliamento al funerale

Il rito funebre viene celebrato in modi diversi nel mondo a seconda della religione di appartenenza. In Italia si ricorre al rito religioso, in chiesa, oppure a quello civile senza il passaggio in chiesa. E ancora prima del funerale c'è da predisporre la camera mortuaria aperta alle visite di conoscenti, amici e parenti.

pompe funebri per organizzare il funerale
Il funerale: cose da sapere e comportamento da tenere

Cosa dice il galateo

  • - Si rispettano le ultime volontà del morto.
  • - Se anche il morto non lo ha mai richiesto in vita potete pensare alla cremazione.
  • - Mai strafare nella scelta dei paramenti, della cassa o degli addobbi. I morti sono tutti uguali. Fatevi guidare dalla discrezione.
  • - Se vivete in un condominio o in una palazzina il portone dovrebbe essere semichiuso il giorno del funerale.
  • - La puntualità al funerale è d'obbligo.
  • - L'abbigliamento deve essere sobrio.
  • - Non si sfoggiano gioielli o vestiti firmati. Semplicità è anche decoro in questi casi.
  • - Cellulari rigorosamente spenti in chiesa.

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Cosa dicono tradizione e buon senso

Premetto che ormai le agenzie di pompe funebri si occupano di tutto. Dalla preparazione della salma nella bara al suo trasporto. Dall'allestimento della camera mortuaria alla definizione del rito, eventualmente preceduto dal Santo Rosario. Dal disbrigo di tutte le pratiche alla cura del registro delle presenze, dei ricordini, dell'immagine sulla lapide ...
È sicuramente un bel sollievo per chi è in una situazione di dolore o addirittura di disperazione.
Alla famiglia rimane solo la scelta della bara, del colore o del tipo di fiore preferito e di poco altro. Ormai anche le frasi dell'annuncio o quelle dei ricordini o quelle sulla lapide vengono proposte già fatte, pronte per l'uso. Forse è proprio questo l'aspetto negativo. Tutto è uniformato. Tutto è un " déjà vu". Ovviamente si possono proporre anche soluzioni personalizzate ma è sicuramente più facile adattarsi al "ecco-scelga-pure-quello-che-le-piace-di-più". Non è vero?

  • - La camera mortuaria. Può essere allestita in casa o all'obitorio. Dipende da dove è avvenuto il decesso.
    Non ci sono più in casa i problemi che c'erano una volta con le alte temperature estive o il caldo dei termosifoni. Ormai le agenzie funebri sono superattrezzate.
    Nella scelta dei paramenti non vi fate suggestionare dalla magnificenza. Più semplice è meglio è.
    Preferite i colori chiari. I drappi viola appartengono al passato. Per fortuna!
    Un discreto cesto di fiori in casa va benissimo. Lasciate gli altri per la cerimonia. Saranno più freschi.
    Se ne arrivano altri cercate di conservarli in un luogo fresco e luminoso oppure prendete accordi con qualcuno per farli conservare. Non si può ammorbare l'aria di casa per la presenza di troppi fiori.
    E poi la fatidica domanda: si può lasciare solo il morto? sono in tanti a chiedermelo. Una volta la risposta era semplice: no. I parenti e gli amici, a turno, lo vegliavano recitando il rosario o anche raccontando aneddoti della sua vita.
    Le veglie funebri, ne sono stata testimone qualche volta nella mia gioventù, a volte non erano proprio ortodosse.
    E la risposta oggi? con le camere mortuarie sempre più spesso all'obitorio, che ha degli orari ben definiti, si sta diradando anche questa tradizione. Un po' sarà anche colpa delle tante distrazioni che abbiamo intorno e dai ritmi della nostra vita. E poi molto dipende dalle abitudini del posto e della vostra cerchia familiare. Inutile opporsi alle abitudini di famiglia.
    Se la camera mortuaria è in casa il buon senso prescrive un'atmosfera tranquilla. Tranquilla, non tetra. Badate bene. Nessun rumore molesto, musica o suono di apparecchiature elettriche particolari. Pulizia e ordine sono ovviamente di rigore.
  • - Il registro delle presenze o delle visite. L'agenzia funebre lo fornisce fin dal momento dell'allestimento della camera mortuaria. Vi appone la firma in genere chi si reca a omaggiare la salma. Lo stesso registro viene poi portato sulla soglia della chiesa o nel posto dove verrà celebrato il rito.
  • - I fiori. In genere i parenti sull'annuncio funebre specificano sempre con frasi di rito quando i fiori non sono graditi. La più classica delle frasi è: non fiori ma opere di bene. Tutti dovrebbero adeguarsi.
    In questi casi si penserà solo ad un cuscino sulla cassa che accompagnerà tutto il rito.
    I colori dei fiori sono molto personali. In genere si preferiscono fiori bianchi per morti molto premature ma oggigiorno anche per gli anziani si suggeriscono fiori chiari.
    Preferite sempre e comunque fiori di stagione.
  • - L'abbigliamento. È necessario vestirsi di nero ai funerali? Mi sembra di essere stata chiara nella pagina dedicata al lutto. Il galateo lo imporrebbe ai parenti stretti, l'usanza comune ha superato tutto questo. Il buon senso suggerisce di non presentarsi con colori sgargianti o scollature per le signore. La sobrietà deve essere seguita ad ogni costo.
    Le calze, anche d'estate, dovrebbero essere di rigore.
    Io suggerirei comunque ai signori uomini recalcitranti a giacca e cravatta che quando sono chiamati al doloroso commiato di una persona cara dovrebbero fare il sacrificio di indossarli per qualche ora. Chiamiamolo un omaggio al morto ... che ne dite?
  • - Occhiali neri si o no? Questa è una domanda che a qualcuno può apparire retorica. Pochi si pongono il problema nella vita di tutti i giorni, figuriamoci ad un funerale! Eppure è una regola fondamentale nei rapporti con gli altri: poter guardare negli occhi, direttamente, quando si parla con qualcuno. Allora, se si può chiudere un occhio per i familiari perchè così si sentono più liberi e aperti al pianto non c'è nessuna concessione per chi va a porgere le proprie condoglianze. È quanto di più indelicato si possa fare.
  • - La puntualità. Ai funerali si deve essere puntuali. Questa è una regola severa soprattutto per i parenti e gli amici intimi che prendono posto nei primi banchi
  • - Il rito funebre in chiesa. La chiesa è aperta a tutti e quindi tutti possono partecipare alla cerimonia.
    Qualche generazione fa i funerali potevano essere di varie classi. Più la famiglia era ricca e più poteva pagare, più si celebrava un funerale in pompa magna.
    Poi è arrivato il buon senso. I morti sono tutti uguali al cospetto di Dio.
    Devo dire però che anche in questo caso molto dipende dalle parrocchie e sto notando che in qualche caso ci sono deroghe. Soprattutto se la famiglia o il morto frequentava molto la chiesa. Ed ecco allora che si accendono più lampadine oppure si chiamano i cantori o l'organista.
    Sta prendendo sempre più piede l'abitudine americana di far ricordare il defunto dalle persone care o dagli amici o da chi se la sente di parlare in pubblico. Non so dirvi quanto siano apprezzabili. Se sono fatte spontaneamente sì. In caso contrario ... le forzature puzzano sempre e molto. Tutto comunque da concordare con la famiglia.
    A cerimonia conclusa si forma il corteo. Gli uomini dell'agenzia funebre ruotano di 180° la bara e la dirigono verso l'uscita principale. Dietro si dispongono i parenti secondo il legame che li univa al morto e poi tutti gli amici e i conoscenti.
    Prima di caricare la bara sul carro funebre c'è ancora tempo per le ultime condoglianze.
    La cerimonia si conclude con la sepoltura.
  • - Applausi si o no? in chiesa non si dovrebbe applaudire. E soprattutto in una cerimonia di questo tipo. Io sono stata cresciuta con questa regola rigida ma sto notando che sempre più spesso ci sono deroghe che partono proprio dal sacerdote. Nei funerali assistiamo all'applauso che parte spontaneo dalla gente quando le morti sono eccellenti o particolarmente devastanti.
    La morte di un servitore dello Stato in circostanze tragiche può essere un ottimo esempio.
  • - Si devono accettare le condoglianze di tutti, anche dei nemici? in questo caso galateo e buon senso vanno davvero d'accordo. La risposta è un sì senza alcun condizionamento. Non potete leggere nel cuore delle persone. Anche il vostro peggior nemico o la persona più odiata in vita dal defunto può esservi veramente colpita dalla notizia della morte. La morte ha a volte delle conseguenze impreviste. Può far avvicinare in modo impensabile. Quindi non allontanate nessuno e non chiudete il vostro cuore. Il che non significa comportarsi ipocritamente.
  • - I ricordini. Una volta erano molto diffusi. Fin troppo. Si distribuivano a mano a parenti ed amici e si spedivano in busta chiusa a chi abitava lontano. Così c'era sempre qualcuno che si ritrovava un ricordino che finiva, nel migliore dei casi, in fondo ad un cassetto. Al giorno d'oggi sembra prevalere la discrezione.
    Personalmente, in caso di lutto, preferisco chiedere a chi so amico o ai parenti, se gradiscono una fotografia recente del defunto.
    Le pompe funebri comunque forniscono anche questo servizio ed hanno numerosi modelli comprensivi anche di frasi ricordo o di preghiere.

Loretta